
Negli ultimi tempi gli estrattori hanno riscosso notevole successo tra gli apparecchi domestici. Nelle case italiane pare che infatti questo apparecchio sia divenuto davvero indispensabile.
A differenza di un comune frullatore o di uno spremiagrumi l’estrattore di frutta e verdura mantiene intatte molte proprietà degli alimenti, dal momento che lavora senza produrre calore e con un processo a lento. Un estratto di frutta, più di una centrifuga, ci permette di fare il pieno di vitamine e di antiossidanti.
E’ però vero che, superato l’entusiasmo generale per questo apparecchio, ci sono alcuni importanti aspetti sui quali fare il punto.
Estrattori di frutta: massima attenzione alla provenienza degli alimenti
L’estrattore è un grande alleato in cucina, a patto che anche gli alimenti siano di grande qualità.
Se la frutta e la verdura da noi acquistate non provengono da colture biologiche, l’estrattore rischia di diventare un concentrato di pesticidi, e di certo non facciamo il pieno di salute, anzi.
Inoltre, è importante sapere che per il nostro organismo non è uguale ricevere le sostanze nutritive da un alimento integro o da un suo derivato. L’azione nutritiva di un alimento è legata ai composti attivi presenti al suo interno; questi sono interrelazionati e separarli non offre gli stessi benefici.
Non dimentichiamo inoltre che il processo di masticazione è uno dei primi passaggi della digestione e l’estrazione a freddo la bypassa completamente. Nel corso della masticazione infatti, gli enzimi salivari effettuano un primo stadio di scomposizione degli alimenti, scindendo l’alimento in composti più facilmente assimilabili. Proprio per questa ragione i nutrizionisti raccomandano di masticare lentamente e non mangiare di corsa.
Cosa va perduto durante il processo di estrazione?
Un secondo punto su cui riflettere è che, durante l’estrazione a freddo, vanno perduti alcuni componenti importanti della frutta e della verdura, come ad esempio le fibre solubili.
Le fibre infatti sono componenti fondamentali nella dieta giornaliera e svolgono un ruolo decisivo nella prevenzione di patologie intestinali, oggi molto comuni (dalle diverticolosi fino ai tumori del colon). Inoltre la presenza di fibre nella composizione di un alimento esercita l’importante ruolo di contenere l’indice glicemico degli alimenti.
Fruttosio si, ma attenzione alla glicemia
Un buon centrifugato o un estratto sono leggeri, sani e dissetanti, ma attenzione a non esagerare con la frutta.
Il fruttosio è noto per essere causa dell’aumento dei trigliceridi e, se assunto in eccesso è tossico per il fegato.
Esagerare con la frutta, sia intera che in forma di estratto, è sconsigliato alle persone affette da alcune forme di diabete, così come è da evitare per chi soffre di reflusso gastrico (in questo caso la vitamina C non fa che aumentare il senso di acidità).